Andare a vivere da soli certifica la propria indipendenza. Un passo importante che, nel corso del tempo, influenzerà enormemente progetti e obiettivi per continuare a crescere e a vivere in maniera autonoma.
Tuttavia, ci sono degli aspetti di cui tener conto per sapere a cosa si va incontro. Ebbene, andare a vivere da soli a 18 anni profondamente diverso dal farlo quando se ne ha 30.
Nel primo caso, la spensieratezza e un senso di responsabilità ingenuamente lacunoso trasformano il tutto in una sorta di avventura. Mentre nel secondo si ha già una percezione diversa delle proprie priorità poiché ci si incammina verso il compimento di un percorso; matrimonio, convivenza, nuova esperienza lavorativa e molto altro ancora.
Cosa fare e cosa portare quando si va a vivere da soli?
Innanzitutto, per andare a vivere da soli nel migliore dei modi bisogna individuare un’abitazione che sia in linea con le proprie esigenze. Spaziosa e confortevole, questa dimora – da acquistare o da affittare a seconda della propria disponibilità – deve vantare un rapporto qualità prezzo ineccepibile.
Inoltre, la sua collocazione va trasformata in un plus per ottimizzare gli spostamenti tra casa e università o casa e posto di lavoro. Senza escludere, ovviamente, la vicinanza con luoghi di interesse e attività ricreative che possono dare quel qualcosa in più al proprio tempo libero.
Un altro aspetto da non sottovalutare è l’organizzazione degli spazi. Portare oggetti, ricordi o animali domestici ai quali si è affezionati da tempo è un bene. Ma non bisogna ridurre al minimo la metratura delle varie zone di casa; potrebbero servire per installare dei servizi di prima necessità o per arredare stanze come la cucina o la camera da letto.
Se, per esempio, per una determinata utenza domestica va fatto un lavoro ad hoc, occorre avere tutto lo spazio che serve affinché si abbia acqua, luce o gas senza alcun tipo di intoppo.
Quanto costa andare a vivere da soli?
Dopo aver compiuto i primi passi fondamentali per stabilizzare – anche a livello psicologico – l’idea di andare a vivere da soli, è necessario valutare quali costi comporterà una scelta del genere. Perciò, oltre alle spese iniziali legate al fitto, al mutuo o alle utenze domestiche, ci sono quelle uscite finanziarie alle quali non si può proprio rinunciare. Basti pensare alla spesa, quotidiana o settimanale, riguardante il cibo, i detersivi o i prodotti per il bagno.
Oppure, agli abbonamenti per i trasporti pubblici, per la connessione internet o per una polizza assicurativa dalle molteplici coperture. Quindi, impostare un budget e gestirlo in modo saggio e razionale è l’elemento essenziale per vivere con serenità la propria indipendenza.
Se non altro, così facendo si trasferisce anche un senso di tranquillità ai propri familiari, i quali si trovano in un’altra città (o in un’altra nazione); meglio non farli preoccupare più di tanto qualora sorga qualche intoppo. D’altro canto, le difficoltà fanno parte di qualsivoglia processo di crescita. Superandole, si matura prima e si può pensare di affrontare altre sfide con una piena consapevolezza dei propri mezzi.
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